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Studio RENDiBi


  • RENDiBi: Rilevazione Epidemiologica Nazionale Sui Disturbi Bipolari

  • Il Disturbo Bipolare, come noto, è una condizione relativamente diffusa, associata ad elevata disabilità e a notevoli costi sociali sia diretti che indiretti in termini di giornate lavorative perse dai pazienti e dai loro familiari (Fagiolini et al., 2013). I pazienti con lunga durata di malattia presentano una peggiore risposta al trattamento, maggiore rischio di suicidio e di cronicizzazione (Altamura et al., 2010).

  • Proprio per questo motivo è importante una diagnosi precoce che spesso viene resa complicata dalla presenza di comorbidità psichiatriche quali disturbi d’ansia o abuso di alcool e sostanze ovvero da una prevalente polarità depressiva che pone il Disturbo Bipolare in diagnosi differenziale con il Disturbo Depressivo Maggiore (Altamura et al., 2010).

  • Le terapie combinate Litio/Valproato più antipsicotico atipico hanno aperto nuove prospettive per il trattamento di tali disturbi poiché possono ridurre significativamente il rischio di ricadute. Allo stesso tempo, le terapie combinate possono talora essere associate a maggiori effetti collaterali quali, ad esempio, l’aumento del peso corporeo e i dismetabolismi.

  • Scopo di questo studio è descrivere le caratteristiche cliniche dei pazienti affetti da Disturbo Bipolare afferenti ai servizi pubblici (reparti psichiatrici di degenza: SPDC, reparti universitari o di altro tipo; Day Hospital; ambulatori territoriali) in termini di diagnosi e di alcuni elementi anamnestici qualificanti. A tale proposito saranno rilevate la diagnosi attuale (bipolare di tipo I o di tipo II), la diagnosi d’episodio (maniacale, misto o depressivo), il numero progressivo dell’episodio e le ospedalizzazioni subite, il tipo d’episodio all’esordio, l’epoca della prima diagnosi e la latenza dell’inizio del trattamento, l’eventuale presenza di suicidalità , le eventuali comorbilità , comprese le malattie mediche, i trattamenti ricevuti in precedenza sia in relazione ai farmaci assunti e ai loro dosaggi, sia in relazione ad eventuali psicoterapie dell’individuo o dei familiari. Accanto a tali variabili, saranno rilevate anche le usuali variabili sociodemografiche (sesso, età, scolarità, condizione lavorativa etc.)

  • Per quanto riguarda l’episodio in osservazione, verranno descritte le caratteristiche cliniche di presentazione ed il trattamento posto in essere.

  • E’ prevista la partecipazione di centri in rappresentanza di tutte le realtà presenti sul territorio nazionale, bilanciando la scelta dei centri principalmente su base geografica, laddove possibile.

  • Lo studio si svolge sotto il patrocinio dell’Associazione Italiana per i Disturbi Bipolari, sezione italiana della International Society for Bipolar Disorder (ISBD). L’Associazione si farà carico di tutti gli aspetti logistici ed organizzativi. Non è previsto alcun compenso, neppure sotto forma d’incentivo, nè per i rilevatori nè per i pazienti partecipanti allo studio.

  • Bibliografia:

  • Altamura AC, Dell’Osso B, Berlin HA, Buoli M, Bassetti R, Mundo E. Duration of untreated illness and suicide in bipolar disorder: a naturalistic study. Eur Arch Psychiatry Clin Neurosci. 2010;260(5):385-91.

  • Fagiolini A, Forgione R, Maccari M, Cuomo A, Morana B, Dell’Osso MC, Pellegrini F, Rossi A. Prevalence, chronicity, burden and borders of bipolar disorder. J Affect Disord. 2013;148(2-3):161-9.

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